Chiesa S. Maria delle Grazie

Dopo essere entrati a Rignano, sulla destra, via Leonardo da Vinci conduce (dopo circa m 800) al Convento diruto di Santa Maria delle Grazie, fondato nel 1483. La Chiesa era a navata unica, preceduta da un portico e terminante in un vano trilobato coperto a crociera. Accanto è il chiostro con pilastri ottogonali in laterizio e resti di affreschi. Attualmente tutto il complesso è di proprietà privata e non visitabile.

Due documenti testimoniano la costruzione del Convento e l’aggiudicazione del medesimo in affitto al signor Antonio Selli di Civita Castellana dopo la soppressione dell’uso religioso voluta da Napoleone.

1650 – Relazione eseguita per l’archivio di S. Onofrio dal priore di Rignano, F. Angelo Biagioni della Congregazione del Beato Pietro da Pisa, Ordine degli Eremiti di San Girolamo durante il biennio 1648-50: “Il Monastero di S. Maria delle Grazie,… situato fuori della terra di Rignano Diocesi di Civita Castellana in luogo aperto vicino alla strada maestra lontano dalla terra un miglio. L’anno mille quattrocento ottanta tre Lelio di Ser Angelo da Rignano donò a Frà Paolo da Urbino un pezzo di terra, uicino la detta Terra di Rignano et in questo si edificò una Chiesa e Convento, aggiontoui il consenso dei Signori Canonici Lateranensi, et il fautore dell’Em.mo S. Clemente, Card. E della Rouere, il che tutto fu autenticato con un breue di Sisto quarto. Il titolo fu chiamato S. Maria delle Grazie in Monte Lucerano; la Chiesa in uolta di lunghezza canne nuove, con sette altari. Il Monastero è di struttura quadrata di mediocre edificio, con suo Plaustro dipinto a chiaro scuro, con due Refettorij, uinti camere et un salone, con stalle e suo fienile. Ci abitano di famiglia sacerdoti n° tre, laici uno. Il P. Angelo Biagioni da Pistoia, Priore.

1810, 8 ottobre – Contratto di affitto degli immobili del soppresso Convento dei Gerolamini di Rignano. Direz. Di Roma. Ufficio di Civita Castellana.

Il Sotto Prefetto di Viterbo ha aggiudicato in affitto dopo regolare gara con la candela e l’incanto è ammontato a scudi 90.

“È stata accesa l’ultima candela, estinta la medesima, e niuno avendo coperta l’ultima offerta, il Sig. Prefetto ha definitivamente aggiudicato la gara al Sig. Antonio Selli di Civita Castellana”. F.to sig. Bonnet (tenente francese dell’esercito napoleonico).

Nel 1900 la comunità parrocchiale di Rignano la quarta domenica di quaresima usava recarsi in processione presso la Chiesa di S. Maria delle Grazie ed ivi si celebrava la Santa Messa. Al termine si faceva festa e si mangiava sui prati vicini con broccoli fritti, frittate, salame, ciambellone, mele, pizzancotte, tozzetti, anguille marinate e boccette di vino. Qualcuno portava anche qualche strumento musicale e si suonava e ballava in allegria. Lungo la strada che portava al convento sostavano, poi, alcune bancarelle con le “mosciarelle”, ossia le castagne secche. Da qui venne anche detta la festa della Madonna delle “mosciarelle”.