Monumento ai Caduti e Patroni

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MONUMENTO AI CADUTI

Il Monumento ai caduti di Rignano e il suo parco detto “della Pace” è uno dei monumenti commemorativi più grandi della provincia di Roma occupa infatti circa 7000 mq. Il Monumento è realizzato in massiccio travertino con un corpo centrale quadrato poggiante su un basamento in bugnato, gli angoli sono decorati da 4 elmetti della prima guerra mondiale collegati da ghirlande in rilievo, superiormente è sormontato da una pira composta da 12 travi stilizzate.

L’area che lo circonda in origine apparteneva all’Ospedale S. Nicola, in una foto dei primi anni del 900 compare come un grande prato sul quale venivano stese le lenzuola dell’Ospedale lungo il percorso che poi sarebbe diventato, negli anni venti, la strada Via Roma.

Nella foto (ripresa dall’attuale Corso di Rignano) si nota che mancano la via Flaminia moderna , manca la Tranvia del 1906 e la ferrovia Roma nord con la Stazione, e non è ancora costruita nessuna casa in Via Roma e tanto meno in Monte Onorio, In alto si vede la casa oggi chiamata villa Pasteca ma che nel Catasto Gregoriano, che ha un rilievo del 1819, l’edificio veniva definito Casino, di fronte all’Ospedale svetta il cipresso tagliato nel 2014 perché malato.

Il Monumento ai caduti fu inaugurato l’11 novembre del 1929 su progetto di Duilio Baldassini e alla presenza di una numerosa folla di civili e miliziani fascisti, come si può notare all’epoca le case di via Roma erano quasi complete ma ancora da intonacare.

Il Monumento inaugurato nel 1929 commemora non solo i caduti della prima guerra mondiale (1915-1918) ma tutti i militari rignanesi caduti in servizio. Quindi nelle lapidi apposte successivamente sulle facciate del Monumento sono commemorati anche i caduti della seconda guerra mondiale (1940-1945) e un rignanese che è caduto in servizio nel 1963 Sestili Vinicio.

In questa foto si vede il Muro realizzato nel 1872 che permise il collegamento dal Corso di Rignano (che era un tratto sul quale scorreva la statale Flaminia) alla strada di Faleria. In precedenza la strada per Faleria partiva dalla Flaminia percorrendo quella che poi sarà chiamata via Roma. Tale muro alzò la quota del prato che poi sarebbe diventato il parco del Monumento ai Caduti. Prima di diventare Giardino del Monumento il prato ebbe altre utilizzazioni tra le quali deposito di legname da costruzione e nelle giornate dell’8 settembre era il teatro della Fiera del Bestiame come appare nel dipinto della volta della Tabaccheria del Corso già riprodotto nel capitolo dell’Ospedale S. Nicola. Gli orti che si vedono in primo piano furono coperti negli anni 60 realizzando il piano  dei nuovi giardini pubblici.

La tranquillità degli anni 50  grandi pini e conifere emergono nel giardino del Monumento innevato

Foto degli anni 60 che visualizza la raggiera di vialetti che si dipartono dal Monumento geometricamente e che ricordano un giardino all’Italiana

MONUMENTO AI SS. PATRONI VINCENZO E ANASTASIO

In un angolo del Giardino del Monumento ai Caduti è stato realizzato un nuovo Monumento dedicato ai SS. Patroni Vincenzo e Anastasio posto alla confluenza della via Flaminia con il centro cittadino. E’ stato voluto fortemente dal parroco mons. Henry Rocchi e dal Sindaco Sandro Marcorelli, a ricordo del Giubileo dell’anno 2000 ed a testimonianza della trasmissione della fede e della devozione ai Santi Patroni alle generazioni del nuovo millennio.

Opera dell’artista concittadino Rinaldo Vannini, è stato fatto realizzare dal Comitato con il contributo della popolazione ed inaugurato il 22 gennaio 2001 durante la processione nella solennità dei Santi con la benedizione del Vescovo mons. Divo Zadi.

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